Paulonia

Paulownia tomentosa

Introdotta in Italia nel 1800, la sua zona d’origine è la Cina; ha un rapido accrescimento, ma non è molto longeva. Vive in parchi e giardini per ornamento ed è spontanea su rocce e pendii sassosi fino a 600 metri d’altitudine. Pianta rustica, si adatta a quasi tutti i tipi di terreno; ama le esposizioni a pieno sole.

La corteccia è liscia verde-grigiastra nei giovani alberi, in quelli vecchi è solo grigiastra e più rugosa. Ha fusto eretto, flessuoso, ramificato nella parte medio-alta. Il suo legno leggero è molto ricercato per costruire mobili
e strumenti musicali. Ha chioma tondeggiante; raggiunge i 15-18 metri d’altezza.

La corteccia della Paulonia

Le foglie sono inserite in modo opposto sui rametti, sono caduche, semplici, lunghe anche 30-35cm. La lamina è grande, ovoidale-cuoriforme con apice acuminato. Sono di colore verde scuro nella pagina superiore, più chiare e tomentose nell’inferiore. Il margine è leggermente sinuoso.

Le foglie della Paulonia

I fiori sono lunghi 3-5 cm, hanno un intenso profumo e sono raccolti in pannocchie piramidali erette. La corolla, a forma di campana, ha 5 petali di colore violetto e bluastro. I fiori fioriscono da metà aprile a giugno.

I fiori della Paulonia

I frutti sono costituiti da capsule ovoidali di 4-5 cm e sono raccolti in grossi grappoli che rimangono sulla pianta anche in inverno. Quando sono maturi lasciano cadere semi provvisti di organi di volo (alati) per la disseminazione.

I frutti della Paulonia

TRA MAGIA E TERAPIA

Per anni alla Paulonia si attribuirono qualità quasi magiche, capaci di preservare la bellezza e la salute. Uno scritto cinese dell’ XI° secolo, dedicato a quest’albero, spiegava come un infuso delle sue foglie e dei suoi frutti prevenisse l’invecchiamento della pelle e la canizie. Il nome botanico della pianta deriva da quello di Anna Paulowna, figlia dello zar Paolo I di Russia e moglie del principe olandese che divenne re Guglielmo II.

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